LEGGE DI BILANCIO 2024

13 Novembre 2023

PIGNORAMENTO DEL CONTO CORRENTE

É stata di recente presentata la bozza della Legge di Bilancio 2024, contenente alcune modifiche relative al sistema di pignoramento coattivo del conto corrente rispetto alla prima versione, che stanno facendo discutere le forze politiche e di conseguenza anche i cittadini.

La possibilità di pignorare somme coattivamente dai conti correnti è sempre esistita, ma le modalità con le quali tale azione poteva essere posta in essere dalla Agenzia delle Entrate, rendevano tale meccanismo più complicato, dando spazio alle pratiche elusive dei debitori al fine di sottrarsi all’adempimento delle loro obbligazioni.

Tale problematica ha reso necessario un cambiamento di tale meccanismo, presentato ufficialmente all’interno dell’Art 24 della bozza della legge di bilancio 2024.

“In coerenza con le previsioni dellarticolo 18 della legge 9 agosto 2023, n. 111, al fine di assicurare la massima efficienza dellattività di riscossione, semplificando e velocizzando la medesima attività, nonché impedendo il pericolo di condotte elusive da parte del debitore, lagente della riscossione può , in fase stragiudiziale accedere alle informazioni relative alle disponibilità giacenti sui predetti conti. 

All’interno della prima versione, la parte del testo sopra riportato evidenziato, rende esplicita la possibilità dell’Agenzia delle Entrate di accertarsi previa riscossione, delle somme presenti all’interno del conto corrente.

In un secondo momento però, il governo affermava che all’interno della Legge di Bilancio 2024, “non è stata prevista alcuna norma che prevede di poter prelevare direttamente dai conti correnti”, rendendo necessaria una verifica riguardo la veridicità di tale affermazione.

Prendendo il testo nella sua seconda versione, si nota una modifica al testo che non rende falsa l’affermazione precedentemente riportata, in quanto il prelievo forzoso già esiste e non è tale testo che introduce questa possibilità; al contrario si nota che ciò che è stato modificato è il modo con cui viene resa nota la possibilità di accertamento dell’Agenzia delle entrate, che se prima era resa esplicita, ora al contrario è contenuta implicitamente nel testo.

In coerenza con le previsioni dellarticolo 18 della legge 9 agosto 2023, n. 111, al fine di assicurare la massima efficienza dellattività di riscossione, semplificando e velocizzando la medesima attività, nonché impedendo il pericolo di condotte elusive da parte del debitore, lagente della riscossione può avvalersi, prima di avviare lazione di recupero coattivo, di modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici, per lacquisizione di tutte le informazioni necessarie al predetto fine, da chiunque detenute.[1] 

Ciò che emerge da tale modifica del testo è che quanto previsto dalla prima versione della bozza, cioè che il pignoramento dei conti già esistente, potrà essere velocizzato dalla previa possibilità dell’Agenzia delle Entrate di accertare i fondi disponili per debiti superiori ai 1000 euro, sostanzialmente perciò non è cambiato nulla ma il contenuto è solo stato riformulato più vagamente rendendo implicita tale possibilità.


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